Stefano Fontana, Prove resistenza, istallazione, Biennale di Venezia, 1988
Stefano Fontana fu l'unico artista del Gruppo di Piombino ad essere invitato a questa edizione della Biennale di Venezia. Le cinque prove di resistenza esposte erano altrettanti displayer al cui interno era tesa una pezza di stoffa elastica - nei differenti cinque colori (bianco, nero, rosso, giallo, blu) - tra due lastre di plexiglass provviste di fori. I diplayer erano stati collocati in un negozio di stoffe ed i clienti erano stati invitati a saggiarne la resistenza ed elasticità introducendo attraverso i fori dei tondini di rame messi a disposizione.
Il risultato finale dell'interazione tra l'oggetto ed il pubblico richiamava inevitabilmente alla memoria le tele estroflesse di Castellani.
Al momento di spedire l'opera alla mostra, Salvatore Falci realizzò, con lo stesso sistema di strati di vernice sovrapposta da lui usato per i suoi pavimenti, le casse d'imballaggio (visibili sullo sfondo nella prima fotografia) che furono esposte da Fontana nello spazio a lui riservato accanto a Prove resistenza.