In una piccola cittadina della Toscana,
caratterizzata da un notevole flusso turistico, l'artista ha
disseminato “a random” circa 500 rettangolini di legno (6x4 cm.)
di diverso colore. Tutti i rettangolini recavano sulla faccia
posteriore una piccola piastra magnetica.
Nella piazza principale – punto di
passaggio obbligato dell'itinerario turistico – era stata collocata
in bella vista una lavagna metallica.Sui muri della cittadina erano inoltre stati affissi dei manifesti che raffiguravano alcuni rettangolini sormontati dalla scritta “OGGETTI SMARRITI”.
Connettendo tra loro gli elementi descritti, i turisti hanno preso ad attaccare sulla lavagna i rettangolini che casualmente avevano trovato.
Ogni ora circa, senza farsi notare, l'artista sostituiva la lavagna con una nuova. Dal momento che questa operazione ha avuto il corso di una intera giornata, ne sono risultate 10 configurazioni successivamente rese stabili dall'artista.
I rettangolini, i manifesti e la
lavagna fondano un sistema di possibilità virtuali – praticamente
infinite – entro cui l'opera può essere realizzata. Allo stesso
tempo questi elementi definisono i termini di una situazione-problema
che l'artista introduce, in maniera inapparente e non esplicita, nel
clichè di una visita turistica.
La realizzazione dell'opera scaturisce
dal rovesciamento di un comportamento largamente codificato. Essa va
infatti a compimento solo se, da una pratica di appropriazione ed
eventuale restituzione dietro ricompensa, la situazione creata
dall'artista riesce ad ottenere una condotta di retituzione gratuita.Nel dettaglio, è probabilmente il piacere estetico nel comporre delle forme multicolori sulla lavagna a consentire il superamento dell'interesse pratico di appropriazione.
Ed è proprio questa emancipazione del comportamento indotto dal principio di utilità che regola la vita quotidiana – che la realizzazione dell'opera assume a suo necessario presupposto -a costituire il senso ultimo di questo lavoro di Stefano Fontana. (D.N., Scheda tecnica dell'opera per lo Studio Casoli, 1987)
Stefano Fontana, Oggetti Smarriti n.4, cm. 70x100 c.ca, tecnica mista su metallo, 1987
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