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venerdì 10 giugno 2011

Interpolazioni urbane

26.4.1984 comunicato stampa

Mercoledì 2 maggio 1984, alle ore 18, alla galleria Lascala, p.zza di Porta S.Giovanni, 10, - Roma, s'inaugurerà la mostra INTERPOLAZIONI URBANE a cura di Domenico Nardone, la mostra proseguirà nei giorni successivi, dal martedì al sabato, dalle 17 alle 20.


Le opere che ho raccolto in questa mostra provengono tutte da un ambito assolutamente estraneo a quello, culturalmente e morfologicamente definito, dell'arte.
La mia attenzione di critico, del resto, da diverso tempo, aveva preso a disertare i luoghi istituzionali dell'arte, dove essa seguita a consumare gli ultimi scampoli d'energia nella stanca celebrazione di una forma pittorica ormai esausta, orientandosi verso una fenomenologia affatto ectopica.
La deriva lungo quest'asse di spostamento ha determinato delle trasformazioni radicali nel mio modus operandi: dalla visita allo studio dell'artista sono passato, ad esempio, alla passeggiata per strada, non certo quella, a ben vedere, stralunata e sognante di Talete, quanto quella, attenta e partecipante, dell'antropologo.
Ho dovuto inevitabilmente accogliere nel mio armamentario nuovi strumenti d'analisi, adeguare i criteri di valutazione, ridistribuire le coordinate del sistema di riferimento.
Se infatti i materiali che, come critici, ci troviamo ad esaminare sul terreno d'indagine convenzionale contengono indubitabili e spesso limpidissimi rapporti con la tradizione da cui emergono – rapporti in virtù dei quali è possibile parlare di “elementi che si ripetono continuamente nelle opere d'arte” e quindi impostare il discorso critico sul “riconoscimento” di questi elementi – le “opere da strada”, viceversa, hanno rapporti di contiguità con un universo fenomenico (l'erotomania, il vandalismo, l'abnorme psichico in genere) alquanto diverso ed inquietante, interpolano una realtà iconica – come la grafica pubblicitaria, largamente rappresentata in questa mostra – che non è più patrimonio culturale di un microambiente bensì di una società intera.

Domenico Nardone




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