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giovedì 16 giugno 2011

Trespass


Trespass
a history of uncommissioned urban art

di Carlo McCormick di Paper Magazine, curato da Marc and Sara Schiller del Wooster Collective e edito da Ethel Seno


L'ultimo fuorilegge delle arti visive
I graffiti e l'arte non riconosciuta, dalle origini al fenomeno globale

Negli ultimi anni la street art si è fatta più audace, più rifinita, più sofisticata e – in molti casi – si è resa più accettabile. Ancora arte pubblica non riconosciuta, rimane il figlio difficile dell'espressione culturale, l'ultimo fuorilegge delle arti visive. Ma anche un fenomeno globale del XXI° secolo.
Realizzato insieme a determinati artisti, Trespass, esamina l'ascesa e la portata globale dei graffiti, tracciando le figure chiave, gli eventi ed i movimenti di autoespressione culturale nello spazio sociale della città e registrando le forme di protesta urbana e di performance illecite.
Trespass delinea i lavori chiave di 150 artisti e connette quattro generazioni di fuorilegge visionari includendo, tra gli altri, Jean Tinguely, Spencer Tunick, Keith Haring, Os Gemeos, Jenny Holzer, Barry McGee, Gordon Matta-Clark, Shepard Fairey, Blu, Billboard Liberation Front, Guerrilla Girls e Banksy.


Guy Debord, Ne travaillez jamais, Parigi, 1953. Scritta tracciata da Debord su un muro di Rue de Seine

Situazionismo, sous les pavés, la plage, Parigi, 1968


Guerrilla girls, Do women have to be naked to get in the Met. Museum?, New York, 1989



JR, 28 Millimeters Women Are Heroes, Morro da Providencia, Rio de Janeiro, 2008


Jeroen Jongeleen/Influenza, Fingerprints as Corpus delicti, vinylstickers with fingerprints (after Manzoni), Rotterdam, 2002


Nick Walker, Monna Lisa, Londra, 2007


Zeus, Liquidated logos, Parigi, 2000


autore non identificato, Bengasi, 2011


autore non identificato, The monkey of monkeys, Bengasi, 2011 

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